Centro attività espressive
Aperta come spazio di attività espressive (pittura, lavorazione creta, ceramica) con funzioni terapeutico-riabilitative per i ricoverati del manicomio (l'ex ospedale psichiatrico V. Chiarugi, Firenze) in palese rottura con le logiche repressive dell'istituzione totale, La Tinaia ha costruito la propria storia scommettendo sulla possibilità dell'arte, del fare arte, come mezzo per accedere ai mondi chiusi della follia, come occasione di comunicazione e ricostruzione di relazioni interrotte o negate dalla forza distruttiva del disagio psichico.
Interpretando le trasformazioni socio-culturali avvenute nel corso degli ultimi 40 anni e le nuove sfide poste dalla problematica del disagio psichico, diverse sono state le forme e le cornici normative che hanno inquadrato l'esperienza Tinaia: Centro Terapeutico di Attività Espressive, Bottega Artigiana, Cooperativa Integrata di Solidarietà Sociale, Associazione Culturale, Associazione Onlus etc.
A partire dalla fine degli anni '90 La Tinaia è parte della rete del Servizio di Salute Mentale del Quartiere 2 di Firenze e accoglie pazienti di tutta l'area fiorentina.
In continuità con la sua storia, è ancora l'attività creativa e la ricerca artistica, intesa come libera espressione-comunicazione tramite il linguaggio estetico, il filo conduttore che guida, seguendo programmi individualizzati concordati con i Servizi di Salute Mentale di provenienza di ciascuno, i percorsi riabilitativi dei partecipanti al Centro Attività Espressive La Tinaia.
La gestione dell'atelier è affidata, in sinergia con l'equipe del Centro di Salute Mentale, a tre operatori della Cooperativa Sociale Di Vittorio che hanno il compito di seguire e sostenere, agendo sul piano relazionale, la ricerca del potenziale espressivo di ogni singolo paziente, di raccoglierne la tensione verso l'espressione artistica, di favorire la comunicazione individuale e di gruppo sia all'interno dei servizi che nella rete sociale allargata costruendo occasioni di visibilità e riconoscimento pubblico per le opere prodotte.
Dell'atelier fanno parte 15 persone, la maggior parte delle quali inserite negli ultimi anni su proposta dei curanti (medico psichiatra o equipe interdisciplinare di tutta l'area fiorentina), che si affiancano ai partecipanti 'storici', alcuni dei quali presenti dai primi anni di vita della Tinaia.
Da sempre luogo di scambio e 'contaminazione', oltre alla quotidiana attività di laboratorio condotta all'interno (dal lunedì al venerdì, ore 9.00-12.00), continuano a essere organizzati, grazie anche all'impulso e sostegno della Associazione La Nuova Tinaia Onlus (2002), incontri con altre esperienze artistiche, nonché promossi progetti che coinvolgono le realtà culturali del territorio e delle Istituzioni Locali. L'atelier, dopo la fase iniziale nella casa colonica, occupa oggi gli spazi della palazzina n.24 mentre parte dell'immenso patrimonio (manufatti in ceramica e tele di grandi dimensioni) è conservato in un altro locale, situato anch'esso nell'area dell'ex ospedale psichiatrico fiorentino.